Umanizzazione degli spazi: un esempio di cromoterapia ospedaliera

Nei due precedenti articoli su questo tema (umanizzazione degli spazi e cromoterapia in corsia) abbiamo visto come la progettazione degli ambienti ospedalieri sia fortemente influenzata dai bisogni psicologici delle persone, e quanto forme, colori e materiali possano influenzare la vita psicologia ed emotiva di chi vive e lavora negli ambienti ospedalieri.

In questo ultimo articolo vediamo invece più specificatamente quali applicazioni hanno i colori in ambiente sanitario.

Un approccio al colore per tipologia di spazio.

I contesti ospedalieri sono caratterizzati dalla compresenza di diversi tipi di spazi, con funzioni differenti e frequentati da persone con diverse funzioni e stati emotivi. Diventa quindi opportuno agire in modo specifico, dedicando una specifica progettazione ad ogni tipologia di ambiente. Nel contempo, però, è fondamentale mantenere intatta l'unità complessiva del sito.

Ognuno degli spazi deve essere preso in considerazione tenendo conto delle sue peculiarità, dei suoi obiettivi di accessibilità visiva (segnaletica, codici colore, grafica) e fisica, di creazione d'atmosfera, di riduzione dello stress, di conquista della fiducia, di rilassamento, di apporto di energia, di condizioni favorevoli alla cura dei pazienti, di implicazioni del personale, di realizzazione delle procedure diagnostiche e mediche.

Per questo motivo, gli ambienti freddi e formali degli ospedali, così come le case di cura psichiatriche, le strutture per anziani e per la riabilitazione, stanno sempre più cedendo il posto a locali gradevoli, creati nell’interesse di pazienti, personale di staff, visitatori.

L’attuale tendenza in materia, che sarà sempre più diffusa in futuro, è promuovere studi sul colore al fine di:

  • migliorare l’esperienza globale degli utilizzatori
  • gestire lo spazio, identificare le zone e aiutare nell’orientamento
  • migliorare l’immagine e il successo dell’edificio

La gestione degli spazi

Per le strutture sanitarie è assolutamente necessario produrre un effetto visivo specifico in base alle caratteristiche di ciascun ambiente e alle finalità di utilizzo dello stesso.

Per questo, nei progetti sviluppati con Favero Health Project, ho individuato uno studio del colore suddiviso in 4 tipi di spazi:

  • Spazi pubblici: reception e corridoi, sale d’aspetto, aree ristoro
  • Reparto di degenza: stanze pazienti, unità pediatriche, terapia intensiva
  • Stanze di trattamento e di terapia: sale per colloqui, stanze di terapia, ambulatori
  • Locali per lo staff 

Ogni area inserita nel progetto sanitario ha quindi una gamma di colori definiti, semplici da abbinare tra loro. In relazione allo scopo desiderato e al colore scelto, è possibile definire con semplicità quali tinte possono essere accostate a quella specifica funzione. È anche possibile scegliere uno o più colori neutri da usare come base ambientale, per poi combinarli con tinte specifiche per caratterizzare quel determinato spazio.

 

Valerio Tonel, Architetto, svolge attività di consulenza nei campi del product design, graphic design, training, communication, architettura d’interni. Ha tenuto conferenze e seminari alla Facoltà di Architettura di Roma e Milano, all’istituto Europeo di Design di Milano e di Torino. Attualmente svolge l’attività di consulenza per gruppi nazionali ed internazionali, con particolare attenzione alle implicazioni di design strategico.